Un amore a prima vista
Era nulla più di una palla di penne e piume quella che mio padre aveva raccolto, laggiù nel pianoro, sotto l’ombra del grande carrubo.
Un colpo di calore o forse una schioppettata l’aveva tirata giù dal ramo e fatta schiantare a terra. ” Cos’è? ” — chiesi incuriosito a mio padre — un “figghiazzune” di gufo mi rispose — “e’ morto?” — lo incalzai, —” al momento no, però non so se ce la farà”.
Lo riponemmo così al fresco nel fienile sperando nella buona sorte, che evidentemente deve assistere i gufi, perché la mattina seguente lo trovammo bello vispo, con gli occhi spalancati e un’espressione severa ed accigliata quasi ci rimproverasse di averlo portato lì. Non avevo mai visto un gufo da vicino e fu amore a prima vista: gli procuravo dei vermetti, dell’acqua fresca, gli portai anche un bel pezzo di frittata (della quale, come si sa, i gufi vanno ghiotti) e ripostolo dentro il mio carrettino me lo trascinavo tutto il giorno in giro per il podere. Pensavo che ancora non riuscisse a volare e questo comunque lui dava a credere: invece ne era capace e di ciò mi dovetti tristemente accorgere una sera allorquando, udito un frullo alle mie spalle, mi voltai e lo vidi spiccare il volo dal carrettino: la Notte lo aveva chiamato a sé!
Non lo rividi più, ma forse non è del tutto vero: continuo a rivederlo infatti, ogni volta che le mie mani danno forma e colore a quel simpatico amico di quei miei giorni d’infanzia.
Narra la leggenda popolare che Dio creò il mondo con tutti gli animali, ma che poi, riguardando il gufo un pò si pentì di averlo fatto così strano, con occhi così grandi ed abitudini troppo strane e notturne. Allora gli volle fare un grande dono: sarebbe diventato l’animale della buona sorte, quello che avrebbe sempre portato con sè i buoni auspici per migliorare la vita di coloro che se lo sarebbero tenuto vicino, senza averne paura. Così si racconta anche in un’antica filastrocca popolare di montagna: “gufo, gufo, della notte scura, che porti via fame e paura… veglia su tutte le nostre genti, vecchi, bimbi, e su gli armenti. Col tuo canto, che può far paura, tienici amici con madre natura!! e fate gnomi, fastidiosi folletti, non potranno più farci dispetti ” Ecco perchè la presenza di uno o più gufi in una casa, recherà ottimi e profondi auspici di buona salute e allegra fortuna!!
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